Basta sigarette! I numeri del fumo in Italia e nel mondo

Smettere di fumare può salvarti la vita

Il tabagismo è una condizione che causa la morte di circa 80.000 persone all’anno solo in Italia. Di queste circa la metà muore a causa di tumori in varie parti del corpo (tra le più colpite troviamo polmoni, esofago, trachea, laringe, cavità orale). Un quarto delle morti sono attribuite a malattie cardiovascolari, mentre il 17% perde la vita a causa di problemi respiratori. Un 10%, infine, muore a causa di altre patologie provocate dal tabagismo. Smettere di fumare aiuta a ridurre il rischio di malattie gravi, oltre a salvare letteralmente la vita di chi decide di farlo. Se vuoi smettere di fumare puoi cliccare qui per approfondire l’argomento e ricevere consigli utili.

Fumare è qualcosa che condiziona la vita in maniera decisamente significativa. Alcuni studi hanno dimostrato ampiamente l’aspettativa di vita nettamente più inferiore dei fumatori rispetto a chi non fuma con una differenza di 10 anni. I fumatori, oltre a rischiare letteralmente la vita, sono soggetti a rischio di patologie respiratorie, cardiache e altri problemi che influenzano la qualità della vita. Il tabacco provoca anche danni a livello gastrointestinale, danneggia l’apparato riproduttivo (provocando sterilità, impotenza o favorendo gli abortispontanei) e causa gravi problemi a denti, gengive e pelle.

Il tabagismo, una tossicodipendenza sottovalutata

Con il termine tabagismo viene indicata la dipendenza dal fumo del tabacco ed è classificata come tossicodipendenza. Si tratta di una dipendenza di tipo psicologico e fisico legata alla presenza della nicotina contenuta nelle sigarette.
La nicotina è un alcaloide che stimola i recettori cerebrali provocando una sensazione di benessere nei fumatori, spingendoli a desiderarne sempre di più (e quindi a fumare sempre più sigarette). La mancata assunzione della nicotina provoca delle vere e proprie crisi di astinenza con sintomi come aggressività, ansia, disturbi del sonno e senso di insofferenza e frustrazione. I fumatori, quindi, continuano ad accendere una sigaretta dopo l’altra per evitare queste spiacevoli sensazioni che talvolta si manifestano già dopo poche ore che non si fuma. Nonostante la forte relazione tra fumo e salute compromessa, il tabagismo rimane una delle principali cause di morte in Italia.

Come fare per smettere di fumare

Se hai deciso finalmente di smettere di fumare avrai bisogno di tantissima forza di volontà come prima cosa. Oltre a questa, sono disponibili alcuni strumenti che possono rendere più facile il percorso. La terapia farmacologica è un valido supporto per chi sceglie di smettere di fumare. Può essere costituita da somministrazioni di tassi di nicotina sempre più bassi per diminuire gradualmente l’assunzione della sostanza sino ad eliminarla del tutto. Per questo processo sono disponibili diversi prodotti come cerotti, pastiglie o gomme da masticare. Esistono poi alcune sostanze specifiche che agiscono sui livelli di ansia e stress, alleviando la voglia di ricorrere alle sigarette ed altre che funzionano come “sostitutive” della nicotina, legandosi ai recettori cerebrali nicotinici, limitando il desiderio di fumare.

La terapia psicologica

I Centri Anti-Fumo sono luoghi specializzati nel trattamento del tabagismo. Offrono ai pazienti terapie psicologiche individuali e di gruppo e vengono prescritte terapie farmacologiche di supporto. La psicoterapia è fondamentale perché aiuta a comprendere le cause che hanno dato vita alla dipendenza, facendo raggiungere una maggiore consapevolezza su di esse e su come gestirle al meglio. Diversi studi hanno dimostrato come la terapia farmacologica abbinata ad un percorso psicoterapico abbiano portato a risultati soddisfacenti anche nei più accaniti fumatori.