25/04/2024
Il contratto di franchising come funziona e quali sono gli obiettivi

Il contratto di franchising: come funziona e quali sono gli obiettivi

Quando un’affiliazione commerciale prevede un accordo scritto di collaborazione tra due aziende, potrebbe trattarsi di un contratto di franchising, soprattutto se la tipologia prevede la presenza fisica di un punto vendita (un negozio, un esercizio commerciale, un corner).
Capire come funziona il franchising è abbastanza semplice, anche perché la disciplina è ben considerata sotto l’aspetto legislativo dalla Legge 129 del 6 maggio 2004 e, soprattutto, rappresenta una prima forma di imprenditoria autonoma che catalizza l’attenzione di molti imprenditori o aspiranti tali.
E’ utile precisare che esistono diversi tipi di contratti di franchising, ciascuno con la propria particolarità: tra le discriminanti maggiori, la possibilità di aprire uno o più negozi, di appoggiarsi a punti vendita esistenti o costruirne di nuovi.

Come funziona il franchising?

I contratti di franchising sono disciplinati dalla legge che ne decreta le specifiche, i limiti e il funzionamento.
In pratica, un’azienda A (che definiremo madre) concede il permesso a un’impresa B (un rivenditore), di vendere prodotti marchio A, rispettando determinate condizioni e dietro il pagamento di una quota.
Tecnicamente, nel contratto di franchising, l’azienda madre prende il nome di franchisor, mentre il rivenditore è l’affiliato o franchisee.
Il primo, si impegna a fornire al venditore una serie di servizi per favorire l’esercizio commerciale del secondo, offrendo supporto tecnico, commerciale, formativo e, a volte, anche finanziario, attraverso consulenze o beni materiali, quali insegne, vetrine, materiale pubblicitario ed espositori.
Da parte sua, il rivenditore dovrà rispettare le condizioni precise prestabilite e seguire quanto espressamente indicato e sottoscritto nel contratto di franchising, relativamente agli standard promozionali e ai modelli di gestione commerciale. Ciò significa, ad esempio, che l’allestimento del punto vendita dovrà seguire determinati canoni omologati dal franchisor e uniformarsi alle regole del marchio.
Tutti i contratti di franchising prevedono il pagamento di una quota di affiliazione (chiamate fee di ingresso), oltre a una royalty periodica (solitamente con cadenza mensile) che può essere fissa oppure variabile, in base alle vendite e alle attività di marketing.
Per un approfondimento, vedi qui come funziona il contratto di franchising.

I vantaggi del franchising per l’esercente

Bisogna specificare che tra il franchisor e il franchisee esiste unicamente un rapporto di affiliazione temporanea. Ciò vuol dire che giuridicamente le due entità sono autonome sia dal punto di vista giuridico che da quello finanziario e non vi è alcun rapporto subordinato tra le parti.
Per questo, i guadagni ottenuti saranno gestiti in modo indipendente, anche se il negoziante dovrà girare parte degli utili all’azienda madre, la quale andrà a investirli in materiali, campagne e attività promozionali per favorire le vendite dei suoi affiliati.
Il rivenditore avrà il vantaggio di beneficiare di una struttura solida alle spalle e, presumibilmente, già affermata nel settore in cui opera. Anche il format di vendita sarà collaudato e, all’inizio della sua attività, il nuovo imprenditore riceverà pieno supporto gratuito da parte dell’azienda madre.

L’obiettivo del franchising

L’obiettivo del franchising è generare guadagni interessanti per entrambe le parti: il franchisor e il franchisee.
L’azienda madre può ampliare la propria rete di vendita senza grandi impegni economici, incrementando, altresì, la diffusione del brand e ottenendo introiti mensili sulla base dei guadagni dei singoli negozi, mentre l’affiliato può usufruire di un marchio consolidato e conosciuto, di metodi di vendita più semplici e collaudati che dovrebbero facilitare il compito commerciale, garantendogli una buona probabilità di guadagno.
I contratti di franchising sono molto diffusi nella vendita di abbigliamento, oreficeria, cosmetici, articoli sportivi e prodotti di bellezza, ma anche nel settore delle agenzie viaggi, ristorazione, somministrazione di cibi e bevande e servizi di telefonia mobile.
Ci sono contratti di franchising che prevedono una quota di entrata molto bassa, appositamente per favorire l’ingresso di nuovi ambiziosi imprenditori alle prime armi, i quali avranno modo di iniziare la loro attività in maniera collaborativa e adeguatamente supportata.